Mya è una golden retriever, cane allerta nel diabete, capace di percepire le variazioni glicemiche del suo proprietario Francesco. Poi c’è Nimbus, un labrador addestrato ad aiutare la sua conduttrice Jadie durante le crisi epilettiche, e Snake un meticcio che affianca Sofie una bambina di 8 anni con l’autismo.
Dall’Europa agli Stati Uniti fino all’Italia, sono esempi di cani da allerta medica (medical alert dog), ovvero cani comuni come quelli che vivono nelle nostre case, che grazie a un preciso percorso e addestramento sono diventati un supporto per gli esseri umani.
In questo articolo trovi quali sono i cani da allerta medica nel mondo e in Italia e come i nostri amici a quattro zampe diventano un supporto con cui migliorare la vita delle persone.
Cos’è un cane allerta medica
Scheda cane allerta medica | Specifica |
---|---|
Tipologia | Cani |
Razza e taglia | Qualunque |
Età | Qualunque |
Addestramento | Con un percorso per la specifica patologia o disabilità |
Elemento distintivo | Pettorina con indicata l’assistenza che offrono |
La definizione di cane da allerta medica (medical alert dog), chiamati anche cani da assistenza medica, da risposta medica o caregiver, è data dall’Americans with Disabilities Act (ADA) degli Stati Uniti, in cui sono definiti “cani addestrati individualmente per svolgere lavori o compiti per persone con disabilità o specifiche patologie”.
Il cane da allerta medica risponde a comandi o a stimoli specifici da parte della persona che assiste oppure agisce in autonomia come risposta a un fattore esterno.
Effettuerà una serie di comportamenti che gli sono stati insegnati da un istruttore specializzato, grazie ai quali si riducono uno o più effetti della disabilità del conduttore.

L’esempio tipico è quello di Marley, un maschio di golden retriever di 4 anni, cane da allerta diabete, che segue Lena (27 anni), addestrato a percepire le variazioni di glucosio nel sangue della sua conduttrice, prevedendo ipo- e iperglicemie.
I compiti del cane da allerta medica sono affidabili, ripetuti nel tempo, quantificabili secondo un preciso protocollo e verificabili. Infine, prevedono uno o più segnali, insegnati al cane per “allertare” il conduttore.
Queste caratteristiche distinguono i cani da allerta medica dai cani da compagnia o dai cani da supporto emotivo.
Tieni presente che qualunque cane, di qualsiasi razza, taglia ed età, può diventare un cane da allerta medica se segue il giusto percorso con un istruttore qualificato e supportato da un ente non a scopo di lucro riconosciuto.
Cane da allerta medica in Italia
In Italia la normativa sui cani da allerta medica è ancora incompleta. Il primo passo è stato compiuto con la pubblicazione, nella Gazzetta Ufficiale del 28 febbraio 2023, n. 48, delle direttive in materia di Tutela della salute.
All’articolo 25 è stato inserito che i cani da allerta medica “sono equiparati ai cani per i non vedenti e, in quanto tali, hanno gli stessi diritti. Si fa riferimento alle norme attuative in un successivo disegno di legge.”

Il 15 aprile 2024 il disegno di legge n. 1107, “Disposizioni per il riconoscimento del cane da assistenza”, è stato presentato al Senato e inserito nella Legge di Bilancio 2025, in cui tra i vari impegni è previsto il riconoscimento dei cani da assistenza medica.
Il governo italiano ha invitato il Ministero della Salute a emanare un apposito decreto per disciplinare l’addestramento e il tesseramento dei cani da allerta medica. Si prospetta quindi nei prossimi mesi una tavola rotonda con gli enti specializzati nel settore e i principali ricercatori cinofili, nonché medici e terapisti.
Quali sono i cani da allerta medica
Fino all’emanazione delle norme attuative previste dalla Legge di Bilancio 2025 in cui si andranno anche a definire quali sono i cani da allerta medica, dobbiamo far riferimento ad altri Paesi per la loro classificazione. La Gran Bretagna nel 2003 ha ufficialmente registrato il primo cane da allerta medica: un cane da allerta nel diabete dal nome Tinker, un border collie. Negli Stati Uniti, come citato, i cani da allerta medica sono stati riconosciuti dall’ADA agli inizi degli anni duemila.
Invece, In Italia l’unico cane da allerta medica, oltre a quello per i non vedenti, che si basa su un protocollo modulare riconosciuto è il cane allerta nel diabete preparato da Progetto Serena APS.
Vediamo quali sono i cani da allerta medica e le principali attività che svolgono oggi nel mondo, in attesa di una classificazione italiana.
Cane da allerta medica | Compito |
---|---|
Cane allerta nel diabete | Segnalazione variazione della glicemia |
Cane per autismo | Supporto per affrontare in maniera indipendente le varie attività quotidiane |
Cane guida | Condurre i non vedenti e gli ipovedenti evitando ostacoli e interpretare la segnaletica stradale |
Cani di assistenza alla mobilità | Aiutano la persona affetta da disabilità a spostarsi |
Cani per le crisi epilettiche | Supporta una persona durante e dopo le crisi di epilessia |
Cani da assistenza alla psichiatria | Addestrati a supportare persone affette da PTSD, disabilità mentale, depressione, ansia |
Cani da assistenza per i non udenti | Cani che segnalano al conduttore specificati eventi |
Cani allerta nel diabete

Il cane da allerta nel diabete o cane da diabete, è un cane addestrato per segnalare alle persone con il diabete la variazione della glicemia.
Con il fiuto aiuta il proprio conduttore riuscendo a percepire, con un anticipo di quasi 30 minuti, la variazione che verrebbe segnalata da un glucometro.
Oggi, in Italia, esistono già 40 cani da allerta diabete, preparati da Progetto Serena APS, ente non a scopo di lucro che ha creato il protocollo Diabetic Alert Dog (DAD) in Italia.
Cane guida

I cani guida sono quelli preparati per condurre le persone ipovedenti e non vedenti, aiutandole a evitare ostacoli o a individuare la segnaletica stradale.
Sono in assoluto i primi cani da allerta medica, presenti nella storia umana già in un affresco della città di Ercolano risalente al 79 d.C. Vi sono anche testimonianze di cani guida nel 1200.
In epoca moderna, le prime scuole di addestramento dei cani guida comparvero in Europa, in Germania, dopo la Prima guerra mondiale, per fornire assistenza ai soldati che avevano perso la vista durante il conflitto.
La diffusione dei cani guida proseguì alla fine degli anni ’30, ad opera di un’addestratrice americana residente in Svizzera, Dorothy Harrison Eustis, con l’utilizzo di pastori tedeschi.
Cani di assistenza per l’autismo

Un cane preparato per aiutare una persona affetta da autismo, di qualunque entità, aiutandola a diventare indipendente.
Può accompagnare un bambino o la persona con autismo all’esterno, aiutandola ad individuare i pericoli, oppure a percorrere la strada verso la scuola o l’ufficio.
È un cane preparato per ricordare le medicine da assumere regolarmente e a tranquillizzare la persona con autismo in caso di ansia e stress.
Il primo cane per l’autismo è stato preparato da Chris Flower nel 1996, che ha fondato a Cambridge (Gran Bretagna) la National Service Dogs (NSD), un ente di assistenza che addestra i cani in Inghilterra.
Cani di assistenza alla mobilità
I cani di assistenza alla mobilità sono cani addestrati ad assistere una persona fisicamente disabile e con problemi di mobilità, come perdita di equilibrio, difficoltà di deambulazione o l’uso della sedia a rotelle.
I loro compiti possono essere vari: dal fornire equilibrio, all’aiutare una persona a muoversi, raccogliere oggetti, spostare sedie a rotelle (soprattutto per i cani di grossa taglia), aprire e chiudere porte, perfino accendere e spegnere la luce.
Cani per le crisi epilettiche

Noti anche come cani da crisi, i cani per le crisi epilettiche sono addestrati a:
- assistere la persona durante la crisi epilettica;
- aiutare la persona a recuperare lo stato psico-fisico dopo la crisi.
I loro compiti sono diversi. Possono segnalare ai familiari il verificarsi di una crisi, oppure viene loro insegnato a chiamare aiuto se non c’è nessuno, attraverso un apposito sistema di emergenza.
Stimolano la persona per aiutarla a risvegliarsi e a riprendere coscienza, aiutandola ad alzarsi e fornendo un sostegno nelle prime fasi.
Sono anche capaci di mettere il paziente in una posizione di sicurezza: pensiamo al caso di una crisi in mezzo alla strada.
Cani di assistenza psichiatrica
Tra i cani da allerta medica si inseriscono anche i cani da assistenza psichiatrica. Dal 2013, in America, questi cani sono utilizzati per supportare i veterani dell’esercito, aiutandoli a gestire il disturbo post-traumatico da stress (PTSD).
Ovviamente, per ogni tipologia di disturbo, i cani vengono addestrati a svolgere determinati comportamenti. Ad esempio, per l’ansia, fanno in modo che il proprio conduttore si senta al sicuro. Per i disturbi bipolari, ai cani è stato insegnato a ricordare alla persona di assumere le pillole, fino a supportare il conduttore con disabilità mentale nel muoversi nel proprio spazio in modo sicuro.
Cani da assistenza per i non udenti
Il tocco di una zampa, una particolare posizione da seduto o un preciso comportamento sono esempi di segnali che un cane per non udenti utilizza per attirare l’attenzione di una persona che non può sentire.
Questi cani sono addestrati a svegliare il non udente in determinati orari, a segnalare il pianto di un bambino o se qualcuno bussa alla porta, a richiamare l’attenzione del non udente se un’auto si avvicina o se è in arrivo l’autobus.
Sono addestrati a condurre il conduttore fuori da un luogo in caso di allarme antincendio e a richiamare l’attenzione se una persona sta cercando di comunicare con il non udente.
Dove può andare un cane da allerta medica

Nei Paesi anglosassoni e in alcune nazioni europee, i cani da allerta medica possono entrare in:
- ristoranti;
- negozi;
- supermercati;
- centri commerciali;
- scuole;
- ospedali;
- musei;
- alberghi.
Praticamente ovunque.
Devono però indossare un’apposita pettorina che identifichi la tipologia di disabilità o patologia che assistono ed essere tenuti sempre al guinzaglio. Non hanno obbligo di museruola.
Da parte dei responsabili di un esercizio sono lecite queste domande:
- Il cane è un animale di assistenza?
- Per quale compito è stato addestrato?
Non è invece permesso:
- richiedere documenti che attestino l’addestramento;
- chiedere una dimostrazione del cane o informazioni specifiche sulla tipologia di disabilità.
In Italia solo i cani guida possono entrare ovunque per legge. Siamo tutti però in attesa dell’applicazione della Disposizioni di Legge in materia di Cani per allerta medica previste dalla legge di Bilancio 2025, con cui si è già chiarito che tutti i cani da allerta medica sono equiparati a un cane per non vedenti: quindi potranno entrare ovunque.
In ogni caso, la sensibilità degli italiani verso i cani da allerta medica ha preceduto le normative del Governo, con la campagna “Io posso entrare”.
Trovi ormai su quasi tutte le vetrine degli esercenti questa icona che indica che i cani sono i benvenuti, e ancor di più i cani da allerta medica.
Cani da allerta medica: domande frequenti
Un cane da assistenza medica è un cane addestrato con un protocollo preciso e quantificabile, da un istruttore qualificato di un ente certificato, per supportare una persona con disabilità o una specifica patologia.
Il fiuto dei cani ha la capacità di percepire le variazioni del glucosio nel sangue, che determinano un odore diverso nel corpo della persona con diabete e nella sua saliva.
Grazie a un preciso addestramento, svolto da un istruttore qualificato, sono capaci di prevenire le ipo- e le iperglicemie.
Tutti i cani, di qualunque razza, taglia ed età, possono diventare cani da assistenza medica se addestrati secondo un protocollo riconosciuto e da un istruttore qualificato.